domenica 25 dicembre 2016

Buone Feste

Sono passati due mesi dall'apertura del blog, in questo tempo la mia pagina ha avuto modo di crescere a livello di contenuti e di persone che leggono il mio blog.
Spero che in questo tempo abbiate avuto modo di scoprire cose nuove sullo Zafferano, di appassionarvi a questo colore e a tutte le cose a lui collegato.

Sfrutto questo post per augurare ai miei lettori un augurio di buone feste e dei felici momenti da passare con le persone più care.

Buona Natale Zafferano!


domenica 18 dicembre 2016

Step 23 - Zafferano Selvaggio

In questo post andremo a fare un'analisi "selvaggia" del nostro caro Zafferano.
Cosa intendo per analisi "selvaggia"?

Sto intendendo un analisi primitiva, la prima cosa che salta alla mente quando si pensa a una cosa.
Un esempio aiuterà a capire meglio:
Se vi dico " Politecnico" cosa pensate come prima cosa?
Molto probabilmente penserete a "università, ingegneria, Torino, Milano.." e altre cose.

Questo meccanismo di pensiero è ciò che intendevo per analisi "selvaggia".

1. Crocus Sativus, il fiore da cui si produce lo Zafferano
Ora che sappiamo di cosa si tratta, non ci spetta altro che applicare ciò al nostro caro colore.

Cosa vi viene in mente pensando allo Zafferano?

La prima cosa che balza alla mente è l'omonima spezia!
Infatti il nostro caro colore prende il nome dalla spezia che si ottiene dal Crocus Sativus.
Conseguentemente si può pensare anche al settore agricolo, cioè tutto ciò che riguarda la coltivazione di questa pianta.

Un'altra cosa a cui si può pensare è il risotto allo Zafferano, quindi in generale all'utilizzo della spezia nel campo culinario (vedi Step 12).

A voi cos'altro viene in mente pensando allo Zafferano?
Fatemelo sapere con un commento sotto al post!


venerdì 16 dicembre 2016

Step 22 - Lo Zafferano nell'architettura

In questo post andremo a scoprire la presenza dello Zafferano nel mondo dell'architettura.

In passato l'ononima spezia veniva associata spesso all'oro, questo per via del suo colore giallo.

L'opera che andrò ad analizzare è il famosissimo Pantheon di Roma.
Questo edificio venne costruito nel 27 a.C. da  Marco Vipsiano Agrippa, genero di Augusto.


1. Pantheon di Roma
Il Pantheon è un templio dedicato a tutte le tipologie di divinità che si possono venerare, quelle passate, presenti e future.

Il Pantheon è composto da una struttura circolare unita da un portico in colonne corinzie.
Questo edificio è molto noto per via della sua architettura, che ricorda molto lo stile architettonico dell'antica Grecia.
La peculiarità per cui vi ho riportato questo antichissimo edificio è per via del materiale con cui è realizzato l'interno, ovvero il marmo giallo.

Questo tipo di marmo veniva utilizzato dai Romani per la relaizzazioni di opere pubbliche e architettoniche, come lo è il Pantheon, ma anche per le domus patrizie, ovvero delle famiglie ricche di Roma.

L'interno del Pantheon è interamente realizzato da lastre di questa tipologia di marmo.

Una peculiarità di questo edificio è un foro al centro della cupola, esso ha la funzione di illuminare l'interno del Pantheon.
Una tradizione romana vuole che nel Pantheon non penetri la pioggia per il cosiddetto "effetto camino", in realtà è una leggenda legata al passato.
Quando la miriade di candele, che venivano accese nella chiesa, produceva una corrente d'aria calda che saliva verso l'alto e che incontrandosi con la pioggia la nebulizzava, annullando pertanto la percezione dell'entrata dell'acqua.
2. Interno del Phanteon 

venerdì 9 dicembre 2016

Step 21- I protagonisti dello Zafferano

Oggi andremo a scoprire dei personaggi storici che sono legati con il nostro caro colore.

1. Busto raffigurante Omero
Come personaggio vi propongo uno de più famosi scrittori di poemi epici della storia antica: Omero.
Come mai potrà essere collegato l'autore dell'Iliade e dell'Odissea con lo Zafferano?
Andiamo subito a scoprirlo.

Nell'Iliade, più precisamente nei IX e XII libri, si narra di come Isocrate facesse profumare i guanciali con Zafferano prima di andare a dormire, e di come le donne troiane lo usassero per profumare i pavimenti dei templi.

Questa presenza dello Zafferano nelle opere di Omero è un utile documento per accertare l'antichissima origine di questa spezia.



venerdì 2 dicembre 2016

Step 18 - Lo Zafferano nell'arte

In questo post andremo a vedere come il nostro colore è presente nelle opere d'arte più famose del mondo, e come gli artisti utilizzano lo Zafferano nei loro dipinti.


1.Van Gogh, Vaso con dodici girasoli, agosto 1888, Neue Pinakothek (Germania)
L'opera d'arte che andremo ad analizzare è uno dei dipinti di Vincent Van Gogh che fa parte della raccolta dei dipinti di girasoli realizzata dall'autore.
Van Gogh, tra il 1888 e il 1889, realizzò questa raccolta di dipinti ad olio su tela e tutti raffiguranti lo stesso soggetto: i girasoli. 

Il quadro venne realizzato tra agosto e settembre del 1888 ed è tutt'oggi conservato nel museo Neue Pinakothek, Monaco di Baviera, Germania.

In questo dipinto si può notare l'utilizzo del Giallo Zafferano per la colorazione dei girasoli, del vaso e del piano su cui quest'ultimo è poggiato.

mercoledì 23 novembre 2016

Step 20 - La moda dello Zafferano

Oggi andremo a scoprire come lo Zafferano compare nel settore della moda e  del fashion.

1. Olivia Palermo con un abito color Zafferano
L'abito che andremo ad analizzare è quello indossato dalla famosa attrice e modella statunitense Olivia Palermo durante l'occasione della premiere newyorkese del film "The Ledge" (Punto d'impatto in Italiano), alla quale ha partecipato come ospite.

Olivia Palermo si è presentata con un abito color Zafferano della linea di Victoria Beckham, con una clutch fucsia Sondra Roberts e con delle scarpe maculate Charlotte Olympia.

lunedì 21 novembre 2016

Step 08 - Lo Zafferano nella saggezza popolare

In questo post analizzerò come lo Zafferano è presente nei proverbi, nelle superstizioni e nelle credenze popolari.
Il nostro colore è sempre stato strettamente legato alla spezia da cui prende il nome.
Lo Zafferano, come ho ben approfondito negli Step 01 e Step 04, ha origini antiche e le prime documentazioni sul suo utilizzo risalgono al tempo degli Egizi. Andiamo a vedere alcune credenze legate allo Zafferano:
  • I Fenici usavano lo Zafferano per preparare delle torte rituali in onore della divinità della fertilità Astarte;
  • Le donne Persiane in gravidanza erano solite applicare dello Zafferano sull'ombelico per avere un parto veloce e indolore. In Persia si usavano rametti della pianta per far alzare i venti;
  • I Greci credevano che lo Zafferano fosse un potente afrodisiaco;
  • Gli Arabi ne tenevano sempre un pezzetto con loro perchè pensavano che scacciasse la depressione;
  • Nel Medioevo allo Zafferano venivano attribuiti influssi malefici che portavano al riso incontrollato; questo per via del suo colore che spesso era associato al disordine e alla follia. Si credeva che lo Zafferano fosse in grado di far piangere i coccodrilli.
1. Zafferano in polvere

Lo Zafferano veniva spesso usato in campo medico, di seguito vi riporto alcune credenze:
  • Si credeva che lo Zafferano, se tenuto tra i capelli, riuscisse ad evitare sbornie ed ubriacature;
  • Bere un decotto con questa spezia si pensava potesse combattere l'itterizia;
  • Si usava per stimolare l'appetito.

Infine vi riporto un proverbio sardo che riguarda la nostra spezia: 
"Su molenti non papada Zaffanau"
Che tradotto in Italiano significa: "L'asino non mangia Zafferano" .
Questo proverbio si usa quando qualcuno non gradisce o non apprezza una bella cosa o una bell'azione, così come l'asino non riesce ad apprezzare la bontà dello Zafferano.


domenica 20 novembre 2016

Post 11 - Lo Zafferano nei documenti

In questo post andremo a scoprire come lo Zafferano compare nei vari documenti, articoli di giornali, manoscritti, libri e quant'altro.

Il documento che andremo ad analizzare è un articolo di giornale di Camilla Rocca pubblicato per Il Giornale.it il 5 Febbraio 2016.
Eccovi il link dell'articolo in questione.
L'articolo, intitolato "Zafferano, se l' <<oro rosso>> va alla conquista del Nord", tratta sulla coltivazione della spezia. 
La scrittrice ci informa sul fatto che la coltivazione dello Zafferano, nel corso degli anni, si sta spostando verso il Nord Italia, a discapito delle regioni, come Umbria, Marche, Toscana, Abruzzo e Sardegna, che sono le maggiori produttrici di questa spezia.
Infatti la scrittrice cita diverse località lombarde e venete dove si è iniziata la coltivazione dello Zafferano, in particolare:


"...la geografia dello zafferano sta cambiando e le coltivazioni si stanno spostando al Nord, sta fiorendo una nuova imprenditorialità: buoni margini di guadagno, lo zafferano non teme le gelate invernali e si adatta perfettamente a un terreno sabbioso a 500-700 metri sul livello del mare. "

Nell'articolo sono presenti anche degli esempi di persone che hanno iniziato, chi per un motivo chi per un altro, a coltivare lo Zafferano in questa nuova zona; tra cui un'associazione di Villafranca di Verona che cerca di riabilitare al lavoro persone affette da disabilità tramite la raccolta dello Zafferano.

1. Crocus Sativus e pistilli dello Zafferano




venerdì 18 novembre 2016

Step 16 - Il design dello Zafferano

1. Bicchiere color Zafferano della marca Zafferano
In questo post andremo a scoprire come il nostro amato colore sia presente nel mondo del design.

Gli oggetti di design che andrò ad analizzare sono dei bicchieri di vetro.
L'azienda produttrice di questi bicchieri e calici si chiama, non a caso, Zafferano.
Vi lascio il link alla loro pagina web.

I bicchieri e i calici vengono tutti realizzati tramite una lavorazione manuale ed unica del vetro soffiato; l'azienda veneziana sostiene che eventuali difformità non sono da ritenersi un difetto, ma bensì un pregio che risalta il lavoro artigianale per la realizzazione del prodotto.

Questo bicchiere, della collezione "Perle", viene realizzato con una miscela di trasparenze e pasta vitrea, che  viene interamente lavorato a mano.

Il bicchiere si presenta con una colorazione Zafferano, nella sua sfumatura di Zafferano Profondo, accompagnato da delle decorazioni bianche.
Tale sfumatura cromatica si ottiene riscaldando il vetro ad alte temperature per la modellazione della forma, per poi venir soffiato a bocca.

Questi bicchieri donano una nota allegra alla tavola, grazie alle differenti colorazioni disponibili.
I bicchieri Zafferano sono molto apprezzati nell'alta ristorazione, sia italiana che internazionale.






giovedì 17 novembre 2016

Step 15 - Pubblicità per lo Zafferano

In questo post andremo a scoprire come lo Zafferano sia presente nella pubblicità dei prodotti che spesso acquistiamo.
Molte volte non si presta troppa attenzione alle pubblicità, ma esse vengono fatte analizzando tutti i fattori, in modo da renderla il più stuzzicante possibile per chi la vede.



1. Barattolo di Zafferano 3 Cuochi

Il manifesto pubblicitario che andrò ad analizzare è quello dello Zafferano in bustine della marca 3 Cuochi.

Questa è la figura che si trova sulle bustine di Zafferano di questa marca.
Si possono notare il logo dell'azienda: i tre cuochi.


Come è abbastanza prevedibile, lo sfondo e la scritta "Zafferano" vengono rappresentate con il colore Zafferano.

Questa marca di Zafferano, presente da oltre 75 anni nelle cucine italiane, è il marchio leader incontrastato dello Zafferano in Italia.
È talmente apprezzato e ricercato che la ALMA, la Scuola Internazionale di Cucina Italiana, ha deciso di sceglierlo come partner di eccellenza.


Nel seguente manifesto, sempre della 3 Cuochi,  possiamo trovare il Giallo Zafferano nello sfondo.
Una curiosità su questa immagine è ciò che i cuochi hanno nei loro piatti, hanno tutti pietanze diverse, che sono tipiche dalla cultura culinaria a cui loro appartengono.
Questo particolare serve per evidenziare il fatto che il prodotto vada bene in diverse pietanze.

2. Manifesto pubblicitario 3 Cuochi

martedì 15 novembre 2016

Step 17 - Lo Zafferano nei brevetti

In questo post andremo a scoprire come lo Zafferano è comparso nelle scoperte e invenzioni che vennero brevettate e riconosciute dalla comunità scientifica.

Nei post precedenti si è sempre parlato dell'utilizzo dello Zafferano in campo medico, di fatti la spezia venne adoperata in questo ambito fin dalle prime civiltà. Basti pensare agli antichi Egizi che lo usavano per tingere le bende e per preparare unguenti.

Il brevetto che vi propongo è quello di Otto L. Mulot che, il 6 Ottobre 1892 , presentò la sua scoperta all'ufficio brevetti di State Island City, New York.
La sua scoperta consisteva in una nuova miscela di ingredienti naturali che serviva come medicinale.
Vi elenco i benefici della miscela di Mulot:

  • aiuta a stimolare la circolazione sanguigna;
  • rimuove sostanze tossiche dal sangue;
  • aumenta l'azione dei reni e della pelle;
  • distrugge e rimuove parassiti intestinali;

Questa si miscela si prepara interamente con ingredienti naturali, tra i quali spicca lo Zafferano Spagnolo.
Nella sua presentazione Mulot descrive l'elenco di tutti gli ingredienti e come preparare il suo olio.

Mulot consiglia anche come assumere il suo prodotto; poteva infatti essere somministrato per vie esterne (spalmando l'olio sulla pelle) oppure per vie interne prendendo due o tre cucchiai al giorno. 
La dose per i bambini è di di mezzo cucchiaino per tre o quattro volte al giorno.

Il brevetto venne riconosciuto e pubblicato il 6 Maggio 1893 con il seguente numero di pubblicazione: US496694 A.

Per maggiori informazioni vi lascio il link per visionare il brevetto di Mulot.

1. Presentazione della scoperta di Mulot


sabato 12 novembre 2016

Step 14 - La chimica dello Zafferano

In questo post andremo ad analizzare il nostro caro colore dal punto di vista chimico.

Gli elementi chimici che conferiscono allo zafferano le sue specifiche qualità organolettiche sono: Crocetina, Picrocrocina e Safranale. 
Queste molecole derivano tutte da un unico precursore: il Carotenoide Zeaxantina.


1. Molecola di Crocetina
La Crocetina (C20H24O4) un caretonoide caratterizzato da due gruppi carbossilici e di crocina, conferisce il caratteristico colore dello Zafferano. Di seguito potrete visionare la formula chimica di tale molecola.



La Picrocrocina (C16H26O7) è il responsabile del sapore amaro dello Zafferano.
Tale molecola è la forma gliconica del Safranale. Vi riporto la formula della Picrocrocina.



2. Molecola di Picrocrocina

Il Safranale (C10H15O) è la molecole che dà conferisce allo Zafferano il suo caratteristico odore. Questa molecola è anche la componente principale dell'olio essenziale.

Di seguito potrete trovare la formula chimica del Safranale.
3. Molecola di Safranale

Uno Zafferano di buona qualità deve contenere queste molecole nelle seguenti percentuali:

Crocina 30% ;
Picrocrocina 5-15% ;
Safranale 2,5%

Se vi interessa un'analisi più dettagliata e tecnica sullo Zafferano vi consiglio la visione di questo link.



venerdì 11 novembre 2016

Step 07 Bis - Lo Zafferano nel cinema

In questo post continueremo a parlare del tema dello step 07.
Ho deciso di dividere in due parti per evitare un unico post troppo lungo che sarebbe potuto risultare pesante da leggere tutto.

Andrò ora ad analizzare un altro film, dove troveremo il nostro Zafferano.

Midnight in Paris

Film proposto in anteprima mondiale all'apertura del Festival di Cannes del 2011.
La pellicola vinse l'Oscar nel 2012 come migliore sceneggiatura originale, sceneggiatura diretta da Woody Allen.
Il film è una commedia sentimentale che vede come protagonisti due innamorati interpretati da Owen Wilson e Rachel McAdams.

Trama

Una coppia di fidanzati, Gil e Inez sono in vacanza a Parigi con la famiglia e degli amici.
Gil, sceneggiatore di successo, decide di sfruttare la vacanza per trovare la giusta ispirazione per la stesura del suo primo romanzo, solo che viene scoraggiato da famiglia e amici, sostenendo che la sceneggiatura rende di più della scrittura.


Gil, durante una passeggiata notturna, accetta un passaggio su una vettura d'epoca.
Per incanto lo sceneggiatore si ritrova magicamente nella Parigi degli anni '20. Qui Gil incontra gli scrittori e gli artisti che in quell'epoca soggiornavano a Parigi. 

Una volta finita la notte l'aspirante scrittore si risveglia nel XXI secolo, solo che desidera ritornare in quell'epoca per poter ancora incontrare i grandi artisti del passato.
Così ogni notte accetta sempre un passaggio da quella misteriosa macchina d'epoca.
Nei suoi viaggi notturni Gil si innamora di Adriana.

Durante i suoi viaggi epocali Gil capisce che è nell'indole umana il vagheggiare per le cose oramai perdute, piuttosto che accettare il proprio presente e guardare con incertezza al futuro.

Gil ritorna infine decide di lasciare Adriana e di ritornare nella sua epoca.
Nel presente Gil lascia anche Inez e decide di accettare il suo presente abbandonando il vagheggiamento per il passato.

1. Owen Wilson nei panni di Gil

In questa immagine (presa da Film Palettes) tratta dal film è raffigurato Gil che esce da una libreria parigina.
Grazie ai palettes presenti nell'immagine, ovvero alla rappresentazione dei colori visibili nella figura, possiamo notare la presenza dello Zafferano.
Il nostro colore è infatti presente nello sfondo dell'insegna della libreria e nella sedia posizionata alla destra di Gil.


Ratatouille

Film di animazione della Disney uscito nel 2007.
Il film racconta le vicende di Remy, un topolino appassionato di cucina e che si rifiuta di mangiare spazzatura come i suoi simili.

In questo spezzone del film il topolino Remy è alla ricerca dello Zafferano, per una sua ricetta, nella casa in cui vive la sua colonia.
Ecco a voi il video:






giovedì 10 novembre 2016

Step 07 - Lo Zafferano nel cinema

Oggi andremo a scoprire lo Zafferano nel mondo del cinema.
Trovare dei riferimenti precisi al nostro colore è altamente difficile, quindi mi limiterò a farvi vedere come lo Zafferano appare nello studio delle palette dei vari film.

Palette, termine inglese che in italiano si può tradurre con "tavolozza", è una lista di colori scelti nell'insieme di tutti i colori disponobili.
Il palette di un film, in sostanza, è l'elenco dei colori che appaiono in una determinata scena del film in analisi.

I Tenenbaum

È un film uscito negli USA nel 2001 e diretto da Wes Anderson.
Il titolo originale è "The Royal Tenenbaums" e si tratta di una commedia drammatica.
Il film è ambientato negli anni '70 e tratta la vita di una famiglia newyorkese: i Tenenbaum.

Il film si presenta come un compendio di psicanalisi familiare. L'assenza di affetto paterno e una madre troppo debole evidenziano l'assenza di modelli da imitare per i bambini, che crescono e provano a maturare da soli, sbagliando a loro volta. I rapporti dei Tenenbaum sono tutti compromessi e l'unico modo per raddrizzarli spetta al padre, peccatore originale, che sul finale della pellicola si redime, cancellando l'insoddisfazione, i fallimenti e le incomprensioni

Trama

La famiglia protagonista è composta da 5 elementi: il padre Royal, la moglie Etheline e i loro tre figli Chas, Margot e Richie.
Margot  venne adottata dalla coppia; Royal non l'ha mai amata come una vera figlia.

La famiglia trascorre un'esistenza pacifica fino a quando il matrimonio tra Royal ed Etheline entra in crisi per via delle scappatelle del marito. Anche i figli risentono di questa crisi, infatti perdono i talenti che avevano fin da adolescenti.
I tre figli crescono e ognuno di essi ha dei problemi: Chas soffre di ipocondria ed è vedovo con due figli, Margot cade in depressione per la noia del suo matrimonio, Richie infine è segretamente innamorato della sorellastra.

Royal cerca di riunire la famiglia avvicinandoli a se con la scusa di un tumore allo stomaco.
Il suo piano viene però smascherato dal nuovo amante dell'ex moglie e viene cacciato da casa.

Dopo un tentato suicidio di Richie, per l'amore impossibile che prova per Margot, si confronta con la sorellastra; entrambi scoprono che provano qualcosa per l'altro. Decidono così di avere una relazione segreta.

Royal decide di divorziare ufficialmente da Etheline, per permetterle di sposarsi con il nuovo compagno.
Royal morirà poco dopo per un infarto; il film termina con il suo funerale, assistito da tutti i protagonisti



1. Luke Wilson nei panni di Richie Tenenbaum

In questa immagine, presa da Film Palettes, è raffigurato Richie Tenenbaum, l'ultimo genito della famiglia.
Nella figura sono rappresentati i palettes che compongono la scena del film, ovvero i colori presenti.
Il nostro Zafferano appare nel giallo della tenda di Richie e nelle pareti della camera nella sua sfumatura di Zafferano Profondo.


martedì 8 novembre 2016

Step 13 - Lo Zafferano nel fumetto

In questo post andremo a vedere la presenza del nostro caro Zafferano nelle strisce fumettistiche.
Premetto che trovare nei vari fumetti delle citazioni precise allo Zafferano è molto difficile, quindi mi baserò anche su sfumature di tale colore.

Se si parla di fumetti non si può non nominare uno dei fumetti più famosi al mondo: Topolino.
In questa immagine lo Zafferano viene citato per la sua spezia, infatti viene ad esso accostato non il suo colore. In questa storia il protagonista, Indiana Pipps (palese riferimento al personaggio cinematografico Indiana Jones), affronterà un viaggio alla ricerca del rarissimo Zafferano Blu.
1.Storia tratta dal Topolino n°2962



venerdì 4 novembre 2016

Step 12 - Lo Zafferano in cucina

In questo post andremo a scoprire, anche se la maggior parte dei lettori ne è già  a conoscenza, la presenza dello Zafferano nel campo culinario.

Risotto allo Zafferano
Se si deve pensare a tale spezia la prima cosa che si pensa è il risotto allo Zafferano.
È uno dei piatti tipici della tradizione culinaria lombarda, ed è spesso confuso con il "risotto alla milanese" o come lo chiamano i milanesi di una volta "risòtt giald", che presenta delle piccole ma sostanziali differenze.
Vi lascio un link dove potrete visionare una delle innumerevoli ricette per preparare il Risotto allo Zafferano.

La Storia
L’idea dello sposalizio tra riso e Zafferano probabilmente discende dal “riso col zafran” conosciuto nel Medioevo da Arabi ed Ebrei. Una leggenda narra che il piatto in Italia sia rinato in occasione di un banchetto di nozze nel 1574. Attraverso le varie epoche, si è cominciato a soffriggere il riso invece che bollirlo (innovazione codificata dal 1779, Antonio Nebbia ne parla nel suo libro "Il Cuoco maceratese"), poi ad aggiungervi la cipolla, fino alla formazione definitiva della ricetta in Lombardia nell’Ottocento. 

Nella Leggenda
1. Risotto allo Zafferano
Sono innumerevoli le leggende che vertono attorno alla nascita di questa pietanza.
Quella più accreditata narra che nell’anno 1574, lo Zafferanno fu utilizzato in maniera del tutto casuale nella preparazione del famoso risotto giallo, detto da allora “alla milanese”.
Secondo un manoscritto, ritrovato nella biblioteca Trivulziana, il Mastro fiammingo Valerio di Fiandra, all’epoca lavorava alle vetrate del Duomo di Milano; esso era aiutato da un assistente soprannominato "Zafferano" perché mescolava sempre un po’ di questa spezia nelle sue miscele di colori.
Per scherzo un giorno il maestro gli disse che continuando così avrebbe finito per mettere del giallo anche nelle pietanze. 
Zafferano lo prese in parola e il giorno delle nozze della figlia di Valerio (settembre 1754), si accordò con il cuoco incaricato del banchetto e fece aggiungere dello Zafferano al riso, all’epoca condito solamente con il burro. Il risotto, accolto inizialmente con stupore e diffidenza dai commensali, riscosse poi un grandissimo successo, grazie al suo gusto saporito e al suo colore giallo oro, sinonimo di ricchezza e allegria. Fu un successo strepitoso e ben presto il piatto divenne “alla moda” in tutta Milano.
Era nato il classico risotto giallo milanese che univa 2 icone della milanesità: il Duomo ed il risotto.


venerdì 28 ottobre 2016

Step 10 - Gli emblemi dello Zafferano

In questo post andremo a scoprire quali emblemi, loghi, brand e stemmi fanno uso del colore Zafferano.

Chupa Chups

Chupa Chups è la famosa azienda dolciaria spagnola che produce lecca lecca. Venne fondata nel 1958 a Barcellona da Enric Bernat.
La società ottenne subito successo in tutto il mondo, tanto che nel 1969 Bernat decise di rivolgersi a un suo amico per la realizzazione di un logo che fosse all'altezza della fama del lecca lecca. 
Bernat si rivolse a Salvador Dalì, che realizzò il famoso logo margherita.
Dalì consigliò a Bernat di applicare il logo sopra il lecca lecca, in modo che potesse sempre essere visto per intero. Il logo fu adatto al successo del prodotto, tanto che è ancora usato oggi.
La Chupa Chups oggi fattura 500 milioni di Euro all'anno (dato del 2006).
Nel logo viene usato il Giallo Zafferano per lo sfondo a forma di margherita e lo Zafferano Profondo per la scritta "Chupa Chups".


1. Logo Chupa Chups del 1969

Shell

La Royal Dutch Shell, meglio conosciuta come Shell, è una multinazionale anglo-olandese operante nel settore petrolifero, nell'energia e nella petrolchimica. Venne fondata nel 1907 dalla fusione di due compagnie, una olandese (Reale Compagnia Petrolifera Olandese e una britannica (The "Shell" Transport and Training Company), per competere contro il gigante petrolifero del periodo: la Standard Oil.

L'origine del nome Shell è collegata alla ditta The "Shell" Transport and Trading Company. Nel 1833 il padre del fondatore Marcus Samuel aveva creato una ditta di import-export di conchiglie che vendeva a collezionisti londinesi. Raccogliendo esemplari di conchiglie nella zona del Mar Caspio nel 1892, Samuel capì che poteva essere conveniente esportare petrolio dalla regione e commissionò la prima petroliera al mondo per entrare in questo mercato. Nel 1897 Samuel incluse la parola "shell" nel nome dell'azienda e ne disegnò il logo, rimasto da allora praticamente lo stesso.
Nel logo Shell possiamo trovare lo Zafferano Profondo nella scritta "Shell" e nel bordo della conchiglia.


2.  Logo Shell del 1995

martedì 25 ottobre 2016

Step 09 - L'abbecedario dello Zafferano

In questo post vi proporrò un modo particolare per andare a scoprire maggiori informazioni e curiosità sul nostro amato colore.
Farò ciò sfruttando l'alfabeto, ovvero per ogni lettera di esso assocerò una parola correlata allo Zafferano.
Partiamo subito: 


  • A: Asia minore, zona d'origine dello Zafferano;
  • B: Babilonia, la pianta veniva usata come colorante per le vesti dei ranghi alti del popolo;
  • C: Crocus Sativus, nome scientifico della pianta dello Zafferano;
  • D: Donovan, cantautore degli anni '60, scrisse la canzone Yellow Mellow dove parlava dell'abuso della bananadina (per maggiori info vedi Step 05);
  • E: Egizi, usavano la pianta per preparare unguenti e per tingere le bende delle mummie;
  • F: Farmaco, lo Zafferano veniva usato per la preparazione di farmaci;
  • G: Giallo Zafferano, famoso blog di cucina italiano (link del loro blog);
  • H: History, in quanto la pianta dello Zafferano ha una storia che inizia con le prime civiltà sviluppate;
  • I: India, in quanto nella bandiera indiana è presente il Giallo Zafferano;
  • J: [Non trovato];
  • K: Kg  (chilogrammo), in quanto ci vogiono duecento mila fiori stimmi per ottenere un chilogrammo di Zafferano;
  • L: Liliopsida, classe di appartenenza dello Zafferano;
  • M: Medicina, in passato veniva spesso usato in campo medico;
  • N: Natura, in quanto il colore deriva dalla natura, ovvero dal Crocusa Sativus;
  • O: Omero, nell'Iliade si può leggere di come le donne troiane usino lo Zafferano per profumare il pavimento dei templi;
  • P: Persia, lo Zafferano veniva usato come colorante, diversi furono i tappeti contententi questo colore;
  • Q: Quattro, numero dei frutti che  produce il Crocus Sativus;
  • R: Richelieu, il cardinale prendeva una confettura allo Zafferano come eccitante;
  • S: Sardegna, una delle regioni italiane dove si coltiva tutt'oggi lo Zafferano;
  • T: The Beatles, scrissero Yellow Submarine, pezzo che passò nella storia della musica mondiale;
  • U: Umbria, un'altra regione italiana dove si coltiva la pianta dello Zafferano;
  • V: Virgilio, nella quarta Bucolica cita lo Zafferano;
  • W: [Non trovato];
  • X: [Non trovato];
  • Y: Yellow Claw, gruppo di dj citato nello step 05;
  • Z: Zafferano, nome della spezia da cui il colore prende il nome;

sabato 22 ottobre 2016

Step 06 - Lo Zafferano nella scienza

In questo post andremo a vedere come lo Zafferano è presente nel mondo della scienza.
Molto di quello che andremo a vedere è correlato alla spezia, in quanto il colore prende nome da essa.


Iniziamo col fare un'analisi scientifica dello Zafferano, andando a scoprire le sue proprietà e caratteristiche.
Questa coloratissima spezia, infatti, possiede delle virtù di rilievo: contiene acido oleico e linoleico, che aiuta il controllo della pressione, glucidi, sostanze immunostimolanti, vitamine (B1 e B2), carotene e potenti antiossidanti. Lo Zafferano, però, deve essere utilizzato con parsimonia e attenzione, senza esagerare, mettendone solo un pizzico sui cibi o miscelato a oli vettori per effettuare un massaggio disinfiammante e capace di combattere i dolori.
Da recenti studi è parso che lo Zafferano sia molto utile per contrastare il cancro, in quanto va a bloccare la proliferazione delle cellule maligne e le spinge ad autodistruggersi.

Campo Medico

Come ho già scritto in diversi post, lo Zafferano ha origini molto antiche e trovò subito molte applicazioni in diversi ambiti scientifici nel corso della storia dell'uomo.
Quali utilizzi aveva questa spezia tanto ambita? Andiamolo a scoprire subito in un percorso storico che ci ricondurrà fino ai giorni d'oggi.


In epoca classica vennero attribuite a questa pianta proprietà afrodisiache, era capace di incrementare l'attività sessuale maschile e di accrescere la cupidigia femmiline.
Verso la fine del 1500 il chirurgo Ambroise Parè, considerato poi padre della chirurgia moderna, consigliava agli impotenti l'assunzione di Zafferano.
Durante l’800 il pensiero scientifico era diviso fra chi riteneva la spezia debilitante e chi invece ne constatava gli effetti eccitanti sulla libido.
All’inizio del XX sec. lo Zafferano veniva ancora consigliato contro la sterilità femminile. 

Secondo la medicina naturale gli stimmi della pianta erano prescritti contro reumatismi, gotta, mal di denti e come abortivo, applicandolo sia direttamente sull’utero che assumendolo per via orale. 


Secondo una ricerca condotta in Medio Oriente, lo Zafferano può essere un ottimo alleato nel ridurre i sintomi della sindrome metabolica. La sindrome metabolica un insieme di fattori che, uniti insieme, predispongono al verificarsi di malattie importanti come il diabete, i problemi cardiovascolari e la steatosi epatica. La ricerca ha dimostrato come lo Zafferano raccolto dal fiore Crocus Sativus sia un’ottima soluzione per ridurre i sintomi di questa condizione.


Da uno studio americano, invece, si è riscontrato che lo Zafferano sia un'ottima alternativa agli psicofarmaci nella lotta contro la depressione. 
La spezia, a differenza degli psicofarmaci, non ha effetti collaterali e non causa problemi di sicurezza.
Se volete saperne di più a riguardo, vi lascio un articolo ricco di informazioni.

Campo Tessile

1. Processo medievale di tintura dei tessuti
L’uso dello Zafferano come colorante di stoffe è molto antico: il suo impiego nella tintura è documentato dai primi tappeti persiani, dalla tintura dei tessuti cretesi, dai reperti egiziani, dalle memorie del mondo romano. Per tingere erano sufficienti la spezia e dell’acqua calda.
Lo Zafferano poteva inoltre essere impiegato per ottenere verdi, in miscela con altre tinture di origine vegetale, in particolare con l’indaco.
Un uso particolare dello Zafferano sui tessili è quello descritto dal Cennini, nel capitolo CLXXIII, dove consiglia l’impiego di Zafferano per campire in giallo tessuti stampati con matrici di legno:
 “questo lavorio richiede essere adornato d’alchun altro cholore champegiato in cierti luoghi perché paia di più vista; onde ti conviene avere colori sanza chorpo (è proprio il caso dello Zafferano), cioè giallo, rosso e verde. Il giallo: togli del zafferano …”

Processo di realizzazione del Giallo Zafferano:
Decotto: lasciare a bagno lo Zafferano nell’acqua per una notte. Il giorno dopo bollire per 30 minuti molto adagio. Lasciar raffreddare, filtrare. Bagno colore: allungare il decotto con acqua, se necessario. Scaldare il bagno, immergere il filato non mordenzato, ma ben bagnato. Bollire per 60 minuti, lasciar raffreddare nel bagno.


Campo Culinario

2. Risotto allo Zafferano
Come ben sapremo lo Zafferano è spesso usato nella preparazione dei piatti più raffinati.L’uso dello Zafferano spazia dall’antipasto al dolce, ma le combinazioni migliori si hanno con il riso, i crostacei, i frutti di mare, le carni in umido e le salse delicate. In questi casi il gusto dello Zafferano arricchisce, colora ed esalta i sapori.